28 gennaio 2011
Napolitano, il tricolore e bandiera rossa
Guardate a che punto è arrivata la Lega Nord di Mondovì per poter apparire sui giornali. Ogni mio commento sarebbe superfluo.
Leggete qui di seguito (l'articolo è pubblicato su cuneocronaca.it) e non potrete che darmi ragione: MONDOVÌ/ Lega Nord: “Napolitano
cerca di diventare il difensore del tricolore, ma in cuor suo continuerà
a cantare Bandiera rossa”
RICEVIAMO
E PUBBLICHIAMO. “Sono iniziati da poco i festeggiamenti per l’unità
d’Italia e si rivedono i tricolori appesi lungo le città, sui balconi,
tirati fuori dal cassetto dopo che erano stati riposti all’indomani
dell’avventura mondiale dell’Italia calcistica. L’avvio dei
festeggiamenti è stato dato dal presidente Napolitano che, durante i
suoi discorsi, non ha lesinato elogi alla bandiera italiana. Viene da
chiedersi come mai però, durante la sua militanza all’interno del
partito comunista, l’allora giovane Napolitano non abbia avuto la stessa
febbrile attenzione verso il tricolore; infatti, a quel tempo, era in
voga, per quelli del suo partito, portare in piazza e mostrare sui
balconi la bandiera rossa. Inoltre come mai solo oggi il presidente si
affanna per ridare splendore all’inno di Mameli, quando un tempo i
“compagni” lo soppiantavano costantemente con “Bella Ciao”? Inutile
tentare di negare il fatto che, negli anni successivi alla seconda
guerra mondiale, il patriottismo con i suoi simboli, fosse stato
relegato in un angolo, scalzato dal tentativo di imporre i simboli del
comunismo: falce e martello e bandiera rossa. Napolitano ora cerca di
diventare il paladino dell’unità, il difensore del tricolore e dell’inno
di Mameli, ma purtroppo il passato non si può cancellare e sicuramente
in cuor suo continuerà a cantare “bandiera rossa la trionferà””. Igor
Mana, Sezione Lega Nord Mondovì
| inviato da DavideG il 28/1/2011 alle 15:37 | |
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